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Spopolamento

 E' notizia di qualche giorno fa: 41 comuni della Valle D'Aosta sono a rischio spopolamento, e tra questi spunta proprio il Comune ai piedi del Monte Bianco: Courmayeur. I fondi per il triennio 2020/2022 sono così ripartiti: 830 mila euro per 2020, e 550 mila euro per annualità nel 2021 e 2022. I fondi andranno utilizzati entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità, ovvero entro fine giugno 2021, per: l’erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione, oppure iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, attraverso l’attribuzione alle imprese di contributi in conto capitale. Sarà anche possibile l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, investimenti immateriali, opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi.


Ma facciamo un passo indietro: 



Tra il 2008 ed il 2019, dati ISTAT, il nostro Comune ha perso ben 209 persone: svariate possono essere le motivazioni. Conoscendo il territorio possiamo ipotizzare le seguenti motivazioni:

  • Queste persone si sono trasferite nei comuni limitrofi (Pre Saint Didier, Morgex, La Salle)
  • Queste persone si sono trasferite in alti comuni Nazionali od Internazionali
  • La curva dei decessi non è simile alle curva di nascite (ovvero ci sono giù morti persone che ci lasciano che bambini che nascono)


Le uniche ipotesi che è possibile verificare riguardano il primo punto, ovvero se svariati residenti si sono trasferiti nei comuni limitrofi (seppur lavorando nel nostro Comune). 


Il Comune di Pré Saint Didier, come è possibile vedere è in crescita, seppur con una piccola flessione dall’anno 2015. 

Per ciò che riguarda il Comune di Morgex vediamo che negli anni ci sono state crescite, anche se dal 2014 ad oggi queste variazioni sono trascurabili. 

Per ultimo, il Comune di La Salle: come per Courmayeur, anche qua vi è una decrescita considerevole. 


Queste 3 infografiche propenderebbero quindi a dimostrare che è plausibile il fatto che svariate persone abbiano lasciato Courmayeur per andare a vivere in uno dei comuni limitrofi. La motivazione è presto fatta, e chi conosce il territorio ne sa le origini: i prezzi degli immobili sono nettamente superiori agli stipendi. Questo fenomeno non è sicuramente un unicum: a ben vedere quasi tutte le località di pregio della penisola (e non solo) hanno questo fenomeno in atto. 


L’altro fattore analizzabile che è strettamente connesso al fatto che con la diminuzione della popolazione se segue che anche le nascite siano diminuite. Fa specie però il dato grezzo in cui la diminuzione della popolazione non è proporzionale alla diminuzione delle nascite. Questo è assimilabile all’età media della popolazione, che negli anni è aumentata rientrando nella fascia 45-84 anni. 


ovvero se il numero di decessi è maggiore di quello delle nascite:

Come possiamo vedere le nascite sono in forte decrescita, praticamente dimezzata negli anni. 


Ciò detto, sarebbe interessante sapere, se l’amministrazione abbia avuto modo di analizzare questi dati e nel caso abbia avuto qualche idea per cercare di trovare una soluzione ad un problema che, almeno stando ai dati, non sembra fermarsi. 


Uno spunto interessante riguarda una Regione a noi molti simile ed alla quale facciamo spesso riferimento in quanto virtuosa, il Trentino Alto Adige. Questa Regione, per cercare di modificare la curva ha deciso e messo in pratica con un provvedimento, che in 25 Municipi e 26 frazioni qualificati come località ad “alta densità turistica” (Alta Badia, Val Pusteria, Val Gardena, Meranese), potrà acquistare una casa solo chi risiede in Alto Adige da almeno quattro anni. La nuova legge territorio e paesaggio della Provincia di Bolzano prevede che nei comuni e nelle frazioni dove le seconde case superano il 10%, in futuro il 100 % delle abitazioni nuove o trasformate dovranno essere convenzionate, ovvero riservate ai residenti. 

Lo stesso Kompatscher, il governatore del Trentino Alto Adige, ha motivato questa azione dicendo che i giovani locali non riescono più a trovare case a prezzi accessibili, perché sarebbero tutte di proprietà dei turisti. 

Per chi è interessato al seguente link è possibile leggere maggiori informazioni.


Sarebbe molto interessante vedere gli effetti in 2 principali indici:

  1. Il valore degli immobili nelle località ad alta densità turistica hanno subito negli anni delle decrescite? 
  2. da un punto di vista meramente sociale, si è visto un incremento della popolazione e/o nel numero di attività economiche operanti nel territorio? 

Credo che questo tema andrà prima o poi affrontato, e chissà se vi sarà una volontà politica di mettere in campo qualsivoglia azione atta ad invertire lo spopolamento del nostro amato territorio? Questo tema potrebbe essere marginale, ma QUALSIASI economia si fonda ed ha necessità di persone sui territori, altrimenti muore.






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